Nuova manovra IRPEF: da 5 a 4 aliquote. Risparmio per tutti?
Una tra le novità più rilevanti al centro della manovra del 2022 è la nuova IRPEF suddivisa su quattro scaglioni (anziché cinque). Come evidenziato dal recente disegno di legge di Bilancio, è stato previsto da parte del Governo uno stanziamento di circa otto miliardi per il taglio delle imposte, lasciando l’ultima parola al Parlamento il quale dovrà decidere come procedere all’utilizzo di tali fondi.
Lo scorso 24 novembre, i partiti della maggioranza in accordo con il ministro dell’Economia, Daniele Franco, hanno raggiunto un’intesa politica sulle nuove aliquote IRPEF.
In breve, la nuova manovra prevede un’IRPEF a quatto aliquote, con una curva delle detrazioni che assorbe totalmente il bonus Renzi e che dovrebbe garantire vantaggi a tutte le fasce di reddito.
Secondo le stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in termini percentuali l’imposta da pagare scende in modo significativo per le fasce di reddito più basse, che però risultano essere quasi escluse dall’Irpef per effetto della No Tax area. Si ipotizza una riduzione reale (stimata tra il 6,4% ed il 7,5%) per le fasce di reddito comprese tra 40 e 45 mila euro di reddito lordo annuale.
Ciò che però lascia un velo di perplessità, confermato anche da Confindustria, riguarda l’ultimo scaglione IRPEF. Infatti, in seguito al complessivo alleggerimento della pressione sui redditi, l’ultima fascia, ovvero quella rappresentante i soggetti con i redditi più elevati, risulterebbe essere la fascia con i vantaggi più consistenti. Di seguito il giudizio esposto da Confindustria sulla nuova manovra: “La sforbiciata alle aliquote Irpef disperde risorse limitate a soli 8 miliardi, con effetti impercettibili sui redditi netti delle famiglie, soprattutto qualora il taglio fosse finanziato anche da una copiosa eliminazione delle agevolazioni. La soluzione raggiunta non dà certezze che tali benefici potranno essere mantenuti nelle annualità future, non dà alcuna risposta a poveri e incapienti, limita l’intervento sull’Irap alle persone fisiche senza migliorare la competitività delle imprese, non interviene in alcun modo a favore di giovani e donne che hanno più di altri pagato questa crisi”.
Il nuovo sistema IRPEF, quasi certamente, si collocherà al centro di un più ampio disegno di riforma che prevede modifiche al sistema delle detrazioni d’imposta, dei bonus IRPEF e della no tax area. Ad oggi, non si hanno ancora dettagli specifici sulla nuova applicazione di tali misure, ma si può presumere che le modifiche avranno l’obiettivo di alleggerire ulteriormente la tassazione per i redditi medio bassi ed in particolar modo quelli da lavoro dipendente che risultano essere quelli maggiormente colpiti dal cuneo fiscale.